Come riconoscere i diamanti, 4 test che puoi fare a casa

Come riconoscere i diamanti, 4 test che puoi fare a casa

Metodi fai da te per riconoscere i diamanti

Per un motivo o per un altro in casa hai un gioiello (un anello, un paio di orecchini, un pendente) di cui non conosci bene la storia, magari perché l‘hai ereditato e manca la relativa certificazione gemmologica, e ti piacerebbe sapere se si tratta di un diamante vero oppure no? Se la risposta è sì, allora questa guida su come riconoscere i diamanti potrebbe fare proprio al caso tuo.

Sapere se una pietra è autentica o meno è fondamentale per conoscerne il valore, e poterla così eventualmente vendere al giusto prezzo. Anche se la strategia migliore è sempre quella di portarla da un gioielliere o da un gemmologo, esistono alcuni metodi fai da te che puoi provare anche in casa, utili per capire se si tratta di un diamante vero o di un altro tipo di gemma.

Le alternative al diamante sul mercato

Prima di analizzare i principali metodi per riconoscere un diamante, vediamo quali alternative offre il mercato. 

Zircone

Una delle pietre più simili al diamante è lo zircone, un minerale molto antico che in natura può presentarsi in vari colori oppure in versione incolore. Sono proprio gli zirconi incolori ad essere impiegati in gioielleria per via della loro particolare lucentezza e trasparenza, per cui spesso vengono utilizzati come sostituti dei diamanti. Nonostante l’aspetto esteriore piuttosto simile ai loro “cugini nobili”, gli zirconi hanno un prezzo notevolmente inferiore rispetto ai diamanti.

Moissanite

Anche la moissanite può trarre in inganno. Questo minerale piuttosto raro in natura ha infatti un indice di brillantezza addirittura superiore a quello del diamante, e come quest’ultimo è una pietra molto dura. Composta da silicio e carbonio in egual misura, la moissanite si differenzia dal diamante per la sua caratteristica birifrangenza.

Diamante sintetico

Ciò che distingue il diamante autentico dalla sua versione sintetica è, come dice il nome stesso, la sua origine: mentre il diamante vero nasce nelle profondità della terra, quello sintetico è realizzato dall’uomo in laboratorio. Tale produzione ha avuto inizio in particolare negli anni ‘50 del Novecento, e nel corso del tempo è andata perfezionandosi al punto da creare diamanti molto simili a quelli naturali. Ecco perché è molto difficile riuscire a riconoscerli ad occhio nudo o attraverso metodi casalinghi; se sospetti che la tua gemma sia sintetica, ti consigliamo di affidarti all’occhio esperto di un gioielliere.

I metodi per riconoscere i diamante veri

Grazie ad alcuni test che possiamo fare con quanto abbiamo in casa possiamo provare a riconoscere i diamanti veri da altri tipi di pietre. Come abbiamo anticipato, però, per avere la certezza sulla natura di una pietra occorre rivolgersi a gemmologi o gioiellieri esperti.

Ecco i metodi più usati:

Test del giornale

Adatto solo ai diamanti non montati. Ti basterà procurarti un foglio di giornale e posizionare la tua gemma con la parte piatta rivolta verso il basso. se riesci a leggere le lettere del giornale attraverso la pietra, anche se sfocate, significa che quello che hai di fronte non è un diamante vero: è impossibile che ciò accada con un diamante autentico, perché le sfaccettature al suo interno rifrangono la luce in varie direzioni. Lo stesso test si può fare anche disegnando un puntino con la penna su un foglio di carta bianco, e posizionando la pietra su di esso.

Test dell’alito

Si può fare anche con un diamante non montato. Questo metodo fa leva sul fatto che i diamanti resistono al calore a differenza di altre pietre come gli zirconi; perciò, alitando su un diamante vedremo che la sua superficie resta appannata solo per pochi istanti. Se invece l’opacità rimane per più secondi siamo di fronte a una gemma di altro tipo.

Test dell’accendino

Come il precedente, anche questo test sfrutta il calore per identificare il tipo di pietra, ma attenzione: se vuoi evitare danni alla tua pietra è meglio optare per un altro sistema. Per eseguire il test hai bisogno soltanto di un accendino e di un bicchiere d’acqua fredda. Riscalda la pietra (non montata) per circa 30 secondi con la fiamma dell’accendino, avendo cura di tenerla con le pinze per evitare di scottarti, e poi mettila nell’acqua fredda. Se è un diamante vero non subirà alcuna modifica, mentre se si tratta di una copia in vetro, ad esempio, si frantumerà in mille pezzi.

Test del peso in acqua

Anche in questo caso il test può essere effettuato solo in presenza di una pietra non montata. Ti servirà solo un bicchiere d’acqua: immergi la pietra nell’acqua e osserva come si comporta. Se affonda, è probabile che si tratti di un diamante, viceversa se galleggia o rimane comunque in superficie avrai la certezza che si tratta di qualcos’altro. Attenzione però, questo metodo non è efficace con gli zirconi, perché questi minerali pesano di norma il 55% in più dei diamanti e perciò se immersi in acqua affonderebbero anch’essi.

La certificazione gemmologica

Se in seguito a una di queste prove sei convinto di avere tra le mani un diamante vero e le tue supposizioni vengono in effetti confermate da un esperto, allora non dimenticarti di richiedere la certificazione gemmologica.

Il Certificato di Identificazione Gemmologica è una dichiarazione contenente una serie di dati, caratteristiche e classificazione dei diamanti, estrapolati da analisi di laboratorio. 

Queste analisi vengono eseguite da tecnici qualificati, gemmologi iscritti all’albo, mediante l’ausilio di appositi strumenti.

La tutela del consumatore è quindi assoluta poiché conferma l'autenticità e fissa le caratteristiche specifiche delle pietre con obiettività e competenza.

Da non sottovalutare è l'uso al fine assicurativo, infatti questo documento è indispensabile per un corretto calcolo di un possibile premio assicurativo o nel caso di una richiesta di rimborso.