Perle barocche: cosa sono, caratteristiche e valore

Perle barocche: cosa sono, caratteristiche e valore

Cosa sono le perle scaramazze?

Perle barocche, cosa sono? Dette anche perle scaramazze, questo tipo di perle si riconosce subito per via della forma irregolare, che non rientra cioè nello spettro delle forme sferiche, semisferiche, a bottone, a goccia ecc. tipiche dei gioielli più diffusi sul mercato.

Le perle barocche possono essere naturali, ovvero crearsi spontaneamente in natura, oppure coltivate dall’uomo attraverso l’inserimento di un corpo estraneo nel mollusco. Proprio come le perle regolari, anche le scaramazze nascono sia in acqua dolce che in acqua salata; in particolare si stima che la maggior parte delle perle d’acqua dolce sia barocca, e solo una piccola percentuale presenti invece una forma sferica.

Ma come mai le perle barocche hanno una forma così particolare? La risposta è da ricercare nel punto in cui si sviluppano all’interno del mollusco: nel caso di una perla sferica, il processo di sviluppo avviene presso i tessuti molli, che ne consentono una formazione libera, senza ostacoli o resistenze. Quando invece il nucleo della perla si annida nei pressi dei tessuti muscolari dell’ostrica, questi ultimi oppongono una certa resistenza e dunque la perla cresce adattandosi all’ambiente che la circonda. In questo caso nasce allora una perla barocca.

La storia delle perle barocche

Dopo aver definito le loro caratteristiche, vediamo ora qual è la storia della loro diffusione in Europa. 

Le perle scaramazze vivono il loro momento di gloria durante il Rinascimento, quando dalle Fiandre iniziano ad arrivare sui mercati di tutto il continente. Il loro punto di forza, oltre all’unicità della forma, è sicuramente il prezzo, più conveniente rispetto alle “cugine” sferiche, che ne facilita l’acquisto da parte di una fascia più ampia di popolazione.

In epoca rinascimentale iniziarono così ad essere usate per la creazione di gioielli, in particolare di gioielli figurati, ad esempio a soggetto antropomorfo. In parallelo, tra Cinquecento e Seicento le scaramazze divennero anche oggetto di collezionismo.

Alimentato da un costo più accessibile, il loro successo proseguì fino al XIX secolo per poi lentamente declinare a favore delle perle sferiche, che videro crescere la loro popolarità in modo esponenziale nel Novecento. 

Oggi le perle scaramazze sono piuttosto diffuse nel mondo della gioielleria, che ne apprezza soprattutto l’originalità e la spontaneità delle forme. Spesso infatti vengono impiegate per la realizzazione di gioielli artistici, che stimolano la creatività dei designer, da cui nascono pezzi unici di grande fascino e personalità: collane, orecchini e anche bracciali

Perle barocche, valore

In questo articolo abbiamo cercato di rispondere alla domanda: perle barocche, cosa sono?, e di comprendere come nascono e come si sono diffuse in Europa. L’ultimo quesito che vogliamo affrontare riguarda il valore delle perle scaramazze.

In generale possiamo affermare che le perle barocche sono meno costose delle perle sferiche e di forma più regolare. Occorre però fare delle distinzioni tra le varie tipologie di perle barocche perché, com’è facile immaginare, non sono tutte uguali. Ad esempio, tra le più pregiate troviamo le perle barocche australiane, che presentano uno spessore di madreperla elevato, e le perle nere di Tahiti, dotate di sfumature molto affascinanti.

Per determinare il valore delle perle barocche occorre tenere in considerazione alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo, la loro grandezza: va da sé che una perla più grandicella venga venduta a un prezzo più alto rispetto a una di dimensioni inferiori, a parità di condizioni. E poi la lucentezza della perla e le sfumature che presenta, che possono essere anche molto particolari; non da ultimo, la sua forma e l’eventuale lavoro artigianale necessario per la creazione del gioiello. Combinati insieme, tutti questi elementi contribuiscono a determinare il prezzo finale della perla.