COME NASCONO LE PERLE?

Le perle si formano all’interno di alcuni molluschi, detti perlacei, quando al loro interno si deposita un elemento estraneo.

Quello che avviene è un vero e proprio atto di difesa. Il mollusco inizia ad isolare l’elemento estraneo lentamente, secernendo una sostanza cristallina chiamata sostanza madreperlacea.

Le perle si distinguono principalmente tra perle naturali e perle coltivate. La differenza sostanziale è che nelle seconde, a differenza di quelle naturali, è l’uomo a inserire un elemento estraneo, che può essere un nucleo di madreperla o un frammento di epitelio.

Le perle coltivate si dividono in:

1) AKOYA: perle coltivate giapponesi che prendono il nome dal mollusco che le produce. Sono proprio queste le conchiglie usate per i primi esperimenti di coltivazione delle perle.

2) BIANCHE DEI MARI DEL SUD: perle coltivate in Australia, Myanmar, Indonesia e Filippine. Esse vengono prodotte da grandi molluschi tropicali o semitropicali appartenenti alla famiglia “Pinctada maxima” dalle labbra bianco-oro. Generalmente misurano dai 10 ai 18 millimetri.

3) NERE DEI MARI DEL SUD: perle coltivate nella Polinesia francese (Tahiti) prodotte da grandi ostriche perlifere dalle labbra nere.

4) D’ACQUA DOLCE: si coltivano principalmente in Cina. Ogni conchiglia produce facilmente un alto numero di perle.

Le perle coltivate d’acqua dolce cinesi vengono prodotte anche senza il nucleo, ossia vengono inseriti nel mollusco frammenti di tessuto epiteliale e non la sfera di madreperla. È molto importante chiarire che questo procedimento è sempre da considerarsi un intervento umano e quindi la perla che ne verrà fuori sarà una perla coltivata di acqua dolce.